Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza di Apremilast ( Otezla ), un inibitore orale della fosfodiesterasi 4 ( inibitore PDE4 ), rispetto al placebo nei pazienti con artrite reumatoide con una risposta inadeguata al Metotrexato.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere placebo, Apremilast 20 mg due volte al giorno, oppure Apremilast 30 mg due volte al giorno.
I pazienti la cui conta delle articolazioni tumefatte e dolenti non era migliorata del 20% o più sono stati considerati non-responder alla settimana 16 e sono stati autorizzati a uscire dallo studio.
Alla settimana 24, i pazienti sono passati in cieco a ricevere Apremilast 20 mg due volte al giorno, se erano stati inizialmente randomizzati a ricevere placebo.
I pazienti che non erano stati inizialmente randomizzati a ricevere placebo hanno continuato a ricevere la loro dose target di Apremilast.
I pazienti hanno assunto una dose stabile di Metotrexato ( 7.5-25 mg alla settimana ) per tutto lo studio.
La risonanza magnetica per immagini ( MRI ) è stata effettuata in un sottogruppo di pazienti.
In totale, sono stati randomizzati 237 pazienti che ricevevano la terapia con Metotrexato e hanno ricevuto 1 dose o più del farmaco in studio.
Alla settimana 16, simili proporzioni di pazienti trattati con placebo ( 35% ), Apremilast 20 mg due volte al giorno ( 28% ) e Apremilast 30 mg due volte al giorno ( 34% ) hanno soddisfatto i criteri ACR ( American College of Rheumatology ) per un miglioramento del 20% nella attività di malattia ( endpoint primario di efficacia ).
Nel sottostudio MRI, la variazione media dal basale nel punteggio totale di danno articolare in base alla scala RAMRIS ( Rheumatoid Arthritis Magnetic Resonance Imaging Scoring system ) si è rivelata in generale simile con entrambi i dosaggi di Apremilast alla settimana 16.
Alla settimana 52, non sono state osservate tendenze per gli endpoint clinici del gruppo di trattamento.
Entrambe le dosi di Apremilast sono state generalmente ben tollerate.
In conclusione, l’efficacia di Apremilast non è stata dimostrata nei pazienti che avevano artrite reumatoide attiva nonostante la terapia stabile con Metotrexato. ( Xagena2015 )
Genovese MC et al, Arthritis Rheum 2015; 67:1703-1710
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