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Effetto di Tocilizumab sull'attività di malattia nei pazienti con polimialgia reumatica attiva che ricevono terapia con glucocorticoidi


Sono disponibili pochi trattamenti per i pazienti con polimialgia reumatica glucocorticoide-dipendente.
Gli antagonisti dell'interleuchina 6 ( IL-6 ) possono ridurre l'attività di malattia nei pazienti con polimialgia reumatica attiva glucocorticoide-dipendente.

È stata confrontata l'efficacia di Tocilizumab ( RoActemra ) rispetto al placebo nei pazienti con polimialgia reumatica glucocorticoide-dipendente in uno studio clinico randomizzato in doppio cieco, a gruppi paralleli, controllato con placebo che ha arruolato 101 pazienti con polimialgia reumatica in 17 ospedali in Francia tra il 2017 e il 2019.
Il follow-up finale si è verificato nel 2020.

I criteri di inclusione erano attività della malattia persistente ( punteggio dell'attività della polimialgia reumatica calcolato utilizzando il livello di proteina C-reattiva CRP PMR-AS superiore a 10 ) e una dose di Prednisone maggiore o uguale a 10 mg al giorno.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Tocilizumab per via endovenosa ( 8 mg/kg; n=51 ) oppure placebo ( n=50 ) ogni 4 settimane per 24 settimane, in combinazione con una riduzione graduale standardizzata predefinita del Prednisone orale.

L'endpoint primario di efficacia era CRP PMR-AS inferiore a 10 ( intervallo, 0-100; valori più alti ad indicare una maggiore attività; nessuna differenza clinicamente importante minima definita ) combinata con una dose di Prednisone inferiore o uguale a 5 mg al giorno o una diminuzione della dose di Prednisone maggiore o uguale a 10 mg rispetto al basale alla settimana 24.

Sono stati inclusi nel report 11 esiti secondari valutati alla settimana 24, inclusa l'attività della malattia misurata mediante CRP PMR-AS e la proporzione di pazienti che non assumevano più Prednisone.

Dei 101 pazienti randomizzati ( età media, 67.2 anni; 68 donne, 67.3% ), 100 ( 99% ) hanno ricevuto almeno 1 infusione e 100 hanno completato lo studio.

L'endpoint primario è stato raggiunto nel 67.3% dei pazienti nel gruppo Tocilizumab e nel 31.4% dei pazienti nel gruppo placebo ( differenza aggiustata, 36.0%; rischio relativo aggiustato, aRR=2.3; P minore di 0.001 ).

Degli 11 endpoint secondari riportati a 24 settimane, 7 hanno mostrato differenze significative a favore di Tocilizumab, incluso il punteggio medio CRP PMR-AS ( 7.5 vs 14.9; differenza aggiustata, -7.5; P minore di 0.001 ) e la percentuale di pazienti che non ricevevano più Prednisone ( 49.0% vs 19.6%; differenza aggiustata, 29.3%; aRR=2.5; P minore di 0.001 ).

Gli eventi avversi più frequenti sono state le infezioni, in 23 pazienti ( 46.9% ) nel gruppo Tocilizumab e 20 ( 39.2% ) nel gruppo placebo.

Tra i pazienti con polimialgia reumatica attiva nonostante la terapia con Prednisone, Tocilizumab, rispetto al placebo, ha determinato una percentuale significativamente maggiore di pazienti con una PCR PMR-AS inferiore a 10 con ridotto fabbisogno di Prednisone alla settimana 24.
Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare l’efficacia e per determinare l'equilibrio tra potenziali benefici e danni. ( Xagena2022 )

Devauchelle-Pensec V et al, JAMA 2022; 328: 1053-1062

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