La interleuchina-1 ( IL-1 ) ha un ruolo fondamentale nella patogenesi della artrite idiopatica giovanile sistemica ( AIGS ).
Due studi hanno valutato l'efficacia e la sicurezza di Canakinumab ( Ilaris ), un anticorpo monoclonale anti-interleuchina-1beta, selettivo, interamente umano.
Nello studio 1, i pazienti di età compresa tra 2 e 19 anni, con artrite idiopatica giovanile sistemica e manifestazioni sistemiche attive ( febbre, 2 o più articolazioni attive, livelli di proteina C-reattiva superiori a 30 mg per litro, e dosaggio di glucocorticoidi inferiore o uguale a 1.0 mg/kg di peso corporeo al giorno ), sono stati assegnati in modo random a una singola dose sottocutanea di Canakinumab ( 4 mg per kg ) oppure a placebo. Lo studio era in cieco.
L’endpoint primario era definito come miglioramento del 30% o più in almeno tre dei sei criteri fondamentali per la artrite idiopatica giovanile, peggioramento superiore al 30% in più di uno dei criteri, e risoluzione della febbre.
Nello studio 2, dopo 32 settimane di trattamento in aperto con Canakinumab, i pazienti che hanno presentato una risposta e hanno ridotto, in modo graduale, l’assunzione dei glucocorticoidi, sono stati randomizzati a continuare il trattamento con Canakinumab oppure a placebo.
L'endpoint primario era il tempo alla riacutizzazione della artrite idiopatica giovanile sistemica.
Nello studio 1, al giorno 15, più pazienti nel gruppo Canakinumab hanno presentato una risposta ai criteri adattati ACR 30 ( 84% versus 10% nel gruppo placebo, p inferiore a 0.001 ).
Nello studio 2, tra i 100 pazienti ( dei 177 nella fase in aperto ) sottoposti a randomizzazione in fase di sospensione, il rischio di riacutizzazione è stato inferiore tra i pazienti che hanno continuato a ricevere Canakinumab che fra coloro che sono passati al placebo ( 74% dei pazienti del gruppo Canakinumab non ha presentato recidive rispetto al 25% del gruppo placebo, secondo Kaplan-Meier; hazard ratio, HR=0.36, P = 0.003 ).
La dose media dei glucocorticoidi è stata ridotta di 0.34-0.05 mg/kg/die, e i glucocorticoidi sono stati sospesi nel 33% dei pazienti.
La sindrome da attivazione dei macrofagi si è verificata in 7 pazienti; le infezioni erano più frequenti con Canakinumab rispetto al placebo.
In conclusione, questi due studi di fase 3 hanno dimostrato l'efficacia di Canakinumab nella artrite idiopatica giovanile sistemica con manifestazioni attive sistemiche. ( Xagena2012 )
Ruperto N et al, N Engl J Med 2012; 367:2396-2406
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