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Glucosamina non superiore al placebo nel ridurre i sintomi e la progressione dell’osteoartrosi dell’anca


L’efficacia della Glucosamina solfato nel modificare il decorso dell’osteoporosi e la sintomatologia è un tema dibattuto.

Ricercatori dell’Erasmus Medical Center a Rotterdam in Olanda, hanno valutato se la Glucosamina solfato avesse un effetto sui sintomi e sulla progressione strutturale dell’osteoartrosi dell’anca nel corso di 2 anni di trattamento.

Hanno preso parte allo studio 222 pazienti con osteoartrosi dell’anca.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 1500 mg di Glucosamina solfato per os, oppure placebo, una volta al giorno.

Le misure di outcome primario erano rappresentate dal dolore WOMAC e dalle sottoscale di funzione nell’arco di 2 anni, ed il restringimento dello spazio articolare dopo 24 mesi.
Le principali misure di outcome secondario erano il dolore e la funzione WOMAC e la rigidità articolare dopo 3, 12 e 24 mesi.
In generale non sono state osservate differenze riguardo al dolore WOMAC ( differenza media, Glucosamina solfato meno placebo: -1,5 ) e neppure riguardo alla funzione WOMAC ( differenza media : -2,01 ).

Non sono state riscontrate differenze tra i 2 gruppi riguardo al restringimento dello spazio articolare dopo 24 mesi ( differenza media: -0,029 ).

Solo una delle analisi di sensibilità ha fornito risultati a sostegno dell’effetto della Glucosamina.

Lo studio aveva dei limiti: nel corso dello studio 20 pazienti hanno dovuto sottoporsi a sostituzione protesica dell’anca; metà dei pazienti presentavano punteggio Kellgren e Lawrence di 1.

In conclusione, la Glucosamina solfato non è risultata migliore del placebo nel ridurre i sintomi e la progressione dell’osteoartrosi dell’anca. ( Xagena2008 )

Rozendaal RM, Ann Intern Med 2008; 148: 268-277


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