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Rituximab migliora le anomalie nell’omeostasi dei linfociti B periferici nel lupus eritematoso sistemico


La deplezione dei linfociti B rappresenta un approccio promettente nel trattamento del lupus eritematoso sistemico ( LES ).

Uno studio compiuto presso la Rochester University ha valutato l’effetto del Rituximab ( Rituxan ) nei pazienti con lupus eritematoso sistemico.

Rispetto al gruppo controllo, i pazienti con lupus eritematoso sistemico hanno presentato diverse anomalie nell’omeostasi dei linfociti B periferici al basale, tra cui linfopenia, espansione della popolazione CD27-, IgD-, ed espansione dei plasmablasti circolanti.

Queste alterazioni si sono risolte dopo deplezione delle cellule B con Rituximab e ricostituzione delle capacità immunitarie.

Anche i linfociti B della memoria VH4.34 autoreattivi sono diminuiti 1 anno dopo il trattamento, nonostante la presenza di bassi livelli residuali di linfociti B della memoria nel punto di massima deplezione delle cellule B, e di elevate concentrazioni plasmatiche di autoanticorpi nella maggior parte dei pazienti.

Questo è stato il primo studio a mostrare che nel lupus eritematoso sistemico, la terapia di deplezione delle cellule B con Rituximab migliora in modo significativo le alterazioni dell’omeostasi e la tolerance.

La persistenza di elevate concentrazioni di autoanticorpi può riflettere la presenza di bassi livelli di linfociti B di memoria autoreattivi e/o plasmacellule autoreattive a lunga vita. ( Xagena2004 )

Anolik JH et al, Arthritis Rheum 2004; 50: 3580-3590

Reuma2004 Farma2004


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