Negli studi clinici di pazienti affetti da artrite reumatoide in terapia con DMARD tradizionali ( farmaci antireumatici modificanti la malattia ), l'aggiunta di antagonisti del TNF-alfa ha aumentato le infezioni rispetto all'aggiunta di placebo.
L’obiettivo di uno studio è stato quello di confrontare le infezioni gravi dopo l’inizio dei differenti regimi terapeutici per l’artrite reumatoide.
I precedenti studi comparativi di DMARD avevano dato risultati contrastanti.
Sono stati stimati i tassi di ospedalizzazione per infezione dopo l'inizio della somministrazione di antagonisti del TNF-alfa, gli altri DMARD e glucocorticoidi utilizzati per via orale tra i pazienti con artrite reumatoide presenti nel Tennessee Medicaid ( 1995-2005 ).
Il tempo di esposizione è stato misurato utilizzando le informazioni farmaceutiche e le infezioni sono state identificate utilizzando definizioni convalidate.
Sono stati identificati 28.906 nuovi episodi di utilizzo di farmaci, tra cui antagonisti del TNF-alfa ( 8% ), Metotrexato ( 15% ) e glucocorticoidi ( 57% ).
Rispetto al Metotrexato, gli antagonisti del TNF-alfa non hanno aumentato significativamente il rischio di ospedalizzazione per polmonite ( hazard ratio aggiustato, HR=1.61 ) o per qualsiasi infezione ( HR=1.31 ) .
L'inizio di terapie con Leflunomide, Sulfasalazina o Idrossiclorochina non ha aumentato le infezioni gravi, rispetto al Metotrexato.
Sia l’inizio dell’uso che il concomitante uso di glucocorticoidi sono risultati associati a un aumento di infezioni gravi dose-dipendente.
In conclusione, rispetto all’inizio della terapia con solo Metotrexato, l’avvio di una terapia con antagonisti del TNF-alfa non era associato a un forte aumento del rischio di infezioni gravi.
L'uso di glucocorticoidi è risultato invece associato a un aumento dose-dipendente del rischio di queste infezioni. ( Xagena2010 )
Grijalva CG et al, Rheumatology 2010; 49: 82-90
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