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Disturbi reumatici associati a inibitori del checkpoint immunitario nei pazienti oncologici: aspetti clinici e relazione con la risposta del tumore


È stata valutata la prevalenza e il tipo di eventi avversi reumatici immuno-correlati ( irAE ) nei pazienti che ricevono inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ), nonché la correlazione con la risposta del tumore.

È stato effettuato uno studio osservazionale prospettico in un singolo Centro che includeva tutti i pazienti oncologici che ricevevano inibitori del checkpoint immunitario.

Dal 2015 al 2017, 524 pazienti hanno ricevuto inibitori del checkpoint immunitario e 35 sono stati indirizzati al reparto di reumatologia ( 6.6% ).
Tutte reazioni avverse reumatiche immuno-correlate, ad eccezione di una, si sono verificate con anticorpi anti-proteina di morte cellulare programmata 1 ( PD-1 ) / ligando di PD-1 ( PD-L1 ), con un tempo medio di esposizione di 70 giorni.

Vi sono state due distinte presentazioni cliniche: artrite infiammatoria ( 3.8% ) che mimava l'artrite reumatoide ( n=7 ), la polimialgia reumatica ( n=11 ) o l'artrite psoriasica ( n=2 ) e condizioni muscoloscheletriche non-infiammatorie ( 2.8%; n=15 ).

Un paziente con artrite reumatoide è risultato positivo agli anticorpi anti-peptide citrullinato ciclico ( anti-CCP ).

19 pazienti hanno richiesto glucocorticoidi, e il Metotrexato è stato avviato in due pazienti.

I disturbi non-infiammatori sono stati gestiti con farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ), analgesici e/o fisioterapia.


Il trattamento con inibitori del checkpoint immunitario è stato effettuato in tutti i pazienti tranne uno.

I pazienti con eventi avversi reumatici immuno-correlati hanno presentato un tasso di risposta del tumore più alto rispetto ai pazienti senza queste reazioni avverse ( 85.7% vs 35.3%, P minore di 0.0001 ).

In conclusione, poiché gli inibitori del checkpoint immunitario sono utilizzati con crescente frequenza, la conoscenza degli eventi avversi reumatici immuno-correlati e la loro gestione è di grande interesse.
Tutti i pazienti hanno risposto a dosi basse o moderate di Prednisone o a terapie sintomatiche e non hanno richiesto la sospensione degli inibitori del checkpoint immunitario.
Inoltre, la risposta anti-tumorale è stata significativamente più alta nei pazienti che hanno manifestato eventi avversi reumatici immuno-mediati. ( Xagena2018 )

Kostine M et al, Ann Rheum Dis 2018; 77: 393-398

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