E’ stato condotto uno studio allo scopo di valutare i predittori di disfunzione cognitiva nei pazienti con lupus eritematoso sistemico.
Sono stati analizzati 123 pazienti ( 116 donne e 7 uomini, di età media pari a 41.5 anni ), partecipanti allo studio SALUD ( San Antonio Lupus Study of Neuropsychiatric Disease ), e che avevano completato almeno 3 anni di follow-up.
I pazienti presentavano i seguenti rischi vascolari: ipercolesterolemia ( 17.1% ), diabete ( 21.1% ) ed ipertensione ( 48.0% ).
I farmaci impiegati erano: Aspirina ( 21.1% ), Prednisone ( 65.0% ), antinfiammatori non-steroidei ( 42.3% ) ed Idrossiclorochina ( 58.5% ).
Il 54% dei pazienti presentava autoanticorpi anti-fosfolipidi, il 17% anticorpi anti-proteine P ribosomiali, e l’1,73% anticorpi anti-beta-2-glicoproteina.
I fattori significativamente correlati con il declino della funzione cognitiva sono risultati essere: gli anticorpi antifosfolipidi, l’impiego di Prednisone, il diabete, punteggi più alti di depressione ed una minore educazione.
La relazione tra impiego di Prednisone e la ridotta funzione cognitiva interessava principalmente il gruppo di pazienti di media età e potrebbe non essere completamente spiegata dall’attività di malattia associata al lupus eritematoso sistemico.
L’impiego di Aspirina era invece correlato ad un miglioramento della funzione cognitiva, principalmente tra i pazienti più anziani, specialmente se diabetici.
Il regolare impiego di Aspirina è associato ad un miglioramento della funzione cognitiva nei pazienti più anziani, affetti da lupus eritematoso sistemico e con fattori di rischio vascolare.
L’assunzione regolare di Prednisone è risultata associata ad una diminuzione della funzione cognitiva nei pazienti di età intermedia con lupus eritematoso sistemico.( Xagena2005 )
McLaurin EY et al, Neurology 2005; 64: 297-303
Reuma2005 Neuro2005