Gli inibitori del fattore di necrosi tumorale ( TNF ) sono efficaci nella riduzione dell'infiammazione nelle malattie reumatiche, ma aumentano il rischio di infezioni.
E' stato intrapreso uno studio per investigare il rapporto tra la concentrazione sierica di infliximab ( Remicade ) e il rischio di un primo episodio infettivo.
Lo studio retrospettivo ha incluso tutti i pazienti che hanno iniziato il trattamento con Infliximab.
I pazienti sono stati seguiti in base alle schedule raccomandate di infusione di Infliximab.
E' stata studiata la relazione tra il verificarsi di un primo episodio infettivo che richiedeva l'ospedalizzazione, il trattamento anti-infettivo o il differimento della infusione di Infliximab e l'ultima concentrazione di Infliximab e la media delle ultime tre concentrazioni di Infliximab misurate prima dell'episodio infettivo.
Dei 201 pazienti inclusi nell'analisi, 173 soffrivano di spondiloartrite.
I pazienti con spondiloartrite avevano un'età media di 46 anni e una durata media di malattia di 6.2 anni.
Durante un follow-up mediano di 1.1 anni, 87 pazienti con spondiloartrite hanno manifestato almeno 1 episodio infettivo.
E' stato osservato che la probabilità di sopravvivenza senza infezione era significativamente maggiore nei pazienti con una media delle ultime tre concentrazioni di Infliximab inferiori al valore mediano ( inferiore a 11.3 mg/l ), rispetto ai pazienti con una concentrazione media superiore al valore mediano ( P=0.048 per test di log-rank ).
L'impiego di glucocorticoidi e la concentrazione di Infliximab sono risultati significativamente associati a rischio di un primo episodio infettivo all'analisi multivariata ( P=0.004 per entrambi ).
Il rischio di episodi di infezione era significativamente aumentato nel più alto quartile della media delle ultime tre concentrazioni di Infliximab ( superiore a 20.3 mg/litro ) ( hazard ratio, HR=2.65 [ Intervallo di confidenza 95%: 1.14-6.14 ], P = 0.023 ).
I risultati dello studio hanno indicato che un'alta concentrazione di Infliximab è correlata a un rischio più elevato di un primo episodio infettivo, ma questi risultati devono essere replicati in ulteriori studi prospettici. ( Xagena2017 )
Bejan-Angoulvant T et al, Arthritis Rheumatol 2017; 69: 108-113
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