Ricercatori del National Yang-Ming University di Taipei a Taiwan hanno valutato il rischio di infarto miocardico acuto, angina, ictus e TIA ( attacco ischemico transitorio ) tra i soggetti che hanno fatto uso nel lungo periodo di Rofecoxib ( Vioxx ) e Celecoxib ( Celebrex ) rispetto ai dati di coloro che hanno utilizzato Meloxicam ( Mobic ).
I pazienti inclusi nello studio avevano assunto Celecoxib, Rofecoxib e Meloxicam per almeno 180 giorni.
Sono stati analizzati i dati del database del National Health Insurance per il periodo 2001-2003.
Nei pazienti senza una storia di evento cardiovascolare nell’anno precedente l’inizio del trattamento con un farmaco antinfiammatorio, la percentuale totale di infarto miocardico acuto, angina, ictus, e TIA è stata 1.1%, 0.6%, 2.0% e 0.6%, rispettivamente.
Nei soggetti, invece, con eventi cardiovascolari nell’anno che precedeva il trattamento, la percentuale totale di infarto miocardico acuto, angina, ictus e TIA è stata 5%, 4.8%, 6.6% e 5.8%, rispettivamente.
Rispetto agli utilizzatori di Meloxicam, quelli trattati con Celecoxib presentavano un rischio più basso di infarto miocardico acuto ( hazard ratio, HR = 0.78 ) e di ictus ( HR = 0.81 ).
I pazienti trattati con Rofecoxib non erano a più alto rischio di eventi cardiovascolari rispetto a quelli che avevano assunto Meloxicam.
Indipendentemente dal trattamento, l’aver sofferto di un evento cardiovascolare nell’anno precedente al trattamento, era elemento importante per lo sviluppo dello stesso evento cardiovascolare durante il periodo di prescrizione: l’HR di infarto miocardico è stato 3.02, di angina 5.82, di ictus 2.44 e di TIA 7.16.
I dati dello studio hanno indicato che i pazienti che hanno assunto Celecoxib hanno presentato un più basso rischio di eventi cardiovascolari rispetto a coloro che hanno assunto Meloxicam.
Il più significativo determinante di rischio cardiovascolare era la storia di malattia cardiovascolare nell’anno che precedeva il trattamento con farmaci antinfiammatori. ( Xagena2006 )
Huang W-F et al, Drug Saf 2006; 29: 261-272
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