Il 36% dei pazienti con lupus eritematoso sistemico ha risposto bene alla terapia di deplezione delle cellule B senza necessità di ulteriore trattamento immunosoppressore.
Nei pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico sono di comune riscontro le cellule B iperattive. La riduzione del numero di cellule B mediante terapia di deplezione potrebbe rappresentare una valida terapia per questa malattia, non responsiva ad altri trattamenti.
Nello studio, che ha preso avvio nel 2000, i pazienti con lupus eritematoso sistemico refrattario, sono stati trattati con la terapia di deplezione delle cellule B, a base di Rituximab ( Rituxan / MabThera ), usando un protocollo di combinazione con Ciclofosfamide e steroidi.
Tra i 33 pazienti, che avevano una durata minima del follow-up di 6 mesi ( durata media 37 mesi; range 6-79 ), 12 pazienti sono rimasti stabili.
La durata mediana della deplezione delle cellule B era di 4 mesi, con 2 pazienti che sono rimasti depleti al momento dell’analisi ( 73 ed 8 mesi ).
La deplezione ha prodotto benefici clinici, con una riduzione dei punteggi mediani BILAG globali da 13 a 5, quando la misurazione è stata compiuta nel periodio di 5-8 mesi ( p< 0.0001 ).
I pazienti ( 84% ) con bassi livelli sierici di C3, al basale, presentavano un più breve periodo di tempo alla riacutizzazione post-terapia di deplezione delle cellule B, ed i pazienti con anticorpi anti-ENA, soprattutto anticorpi anti-Sm ( 63%) avevano una maggiore probabilità di andare incontro a riacutizzazione della malattia in ogni momento dopo la terapia di deplezione delle cellule B ( odds ratio, OR=6; p=0.03 ).
Dei 20 pazienti che hanno sperimentato riacutizzazioni dopo aver ricevuto la terapia di deplezione delle cellule B, 11 hanno recidivato tra i 6 e i 12 mesi ( tempo medio: 10 mesi ) dopo la terapia di deplezione delle cellule B; 13 pazienti sono stati ritrattati con un altro ciclo di Rituximab.
Il profilo di sicurezza nel lungo periodo della terapia di deplezione delle cellule B è risultato favorevole, sebbene gli Autori raccomandino vigilanza.
Sono stati segnalati gravi eventi avversi, come sepsi pneumococcica, gravi reazioni di malattia immunitaria complessa, e convulsioni correlate all’iponatriemia.
Due pazienti sono morti nel corso del periodo osservazionale. ( Xagena2007 )
Fonte: European league Against Rheumatism ( EULAR ) – Meeting, 2007
Reuma2007 Farma2007